La prima lampada di design che abbiamo venduto è stata una Alone. E l'emozione per questa prima volta è stata grande, ci ha dato ancora più carica di quella che avevamo già, per portare avanti il nostro progetto.
La cosa è stata particolare. Per questo ci piace ricordare e raccontare questa storia che, per chi crede che il caso non sia mai un caso, e che a volte arrivano dei segnali inaspettati, è certamente divertente.
Prese dall'emozione di presentarci con questi nuovi prodotti a Euroluce 2017, avevamo fatto di tutto per arrivare con lampade di design da tavolo e da parete all'altezza dell'evento. Tutto era stato sistemato nel modo migliore. Ci trovavamo accanto agli stand di lampade di design famose ed eravamo un po' intimidite. Avevamo osato troppo? Era una domanda che senza pronunciare, io e mia sorella ci stavamo facendo.
C'erano tante lampade strane, oltre alle nostre intendo. Lampade di design, ricercate, originali, interessanti. Almeno quanto le nostre. Ma noi eravamo nuove tra chi aveva esperienza e conoscenza del mercato. Insomma una bella emozione per scoprire come le nostre luci di design sarebbero state accolte.
E poi arriva lui. Il nostro primo cliente. Un uomo distinto, giovanile, straniero. Dei paesi arabi per l'esattezza. Non passa certo inosservato. Sta camminando per la corsia davanti al nostro stand. Si ferma un attimo, una frazione di secondo, poi senza esitare entra nel nostro stand e va' dritto verso una delle nostre Alone. Si volta verso di noi e dice: "I want this one!" E poi ci chiede il prezzo. Noi ci avviciniamo e gli spieghiamo che in fiera non è possibile vendere. Lui insiste. Noi ci siamo imbarazzate a dover dire di no al nostro primo cliente. Molto imbarazzate.
Ma non è tutto, quella che lui aveva scelto era la lampada Alone 0021 che avevamo portato all'ultimo momento. Non era stata terminata in tutte le sue parti, ma era così bella che non volevamo assolutamente lasciarla in fabbrica. Per questo l'avevamo portata. Ora vedere il nostro primo cliente che l'aveva scelta era la conferma della bontà della nostra scelta, quello che aspettavamo.
Allora abbiamo messo in campo tutte le nostre capacità commerciali per non perdere questo primo cliente. Abbiamo spiegato ancora una volta che le regole della fiera non ci permetteva di dargli l'Alone che lui aveva scelto. Fortunatamente per noi, visto che non era completata in tutte le sue parti. Gli abbiamo chiesto dove pensava di mettere la lampada scelta. L'avrebbe messa nella sua casa italiana sul lago Maggiore. È stato allora che gli abbiamo proposto fossimo noi a recapitargliela in pochi giorni.
L'abbiamo così rassicurato che gliela avremmo consegnata a breve direttamente a casa sua. Lui accetta subito e, come d'accordo, dopo qualche giorno, soprattutto dopo averla completata in tutte le sue parti, siamo a casa sua per consegnargliela tra la grande emozione nostra e la altrettanto grande emozione sua.
Cosa ci è piaciuto di più di tutta questa cosa? La grande soddisfazione del nostro cliente quando ha visto la sua nuova lampada inserita nella sua casa italiana sul lago Maggiore.
Un modo stupendo, contemporaneamente italiano e internazionale, di festeggiare la prima vendita di una nostra lampada.
Carolina Candelo